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Il segmento testuale La F I è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 324

Brano: [...]ione delle forze della Resistenza, avvenuta un anno avanti (v. A.N.P.I.).

Si raccolgono intorno alla Federazione, presieduta da Ferruccio Farri, partigiani, patrioti, ex internati nei campi di deportazione nazisti, uomini dell’antifascismo e della Resistenza che ispirano la loro attività ai principi che sono stati a fondamento della lotta di liberazione nazionale.

Nello Statuto sociale è sancito: « Nello spirito della lotta di Liberazione, la F.I.A.P. riconosce quale suo fondamento la fede nella libertà incompatibile con ogni regime totalitario, dichiarando la propria opposizione ad ogni tentativo, anche mascherato, di manomissione di qualunque parte del regime democratico; assumendo a proprio impegno la difesa della Costituzione repubblicana, riconosce quali obiettivi fondamentali della politica generale del Paese la realizzazione del progresso sociale e la difesa della pace ».

Tra i suoi compiti d’ordine pratico e di carattere fondamentale, figurano l’assistenza e la tutela morale degli ^aderenti e dei partigiani in genere, nonch[...]

[...]nosce quali obiettivi fondamentali della politica generale del Paese la realizzazione del progresso sociale e la difesa della pace ».

Tra i suoi compiti d’ordine pratico e di carattere fondamentale, figurano l’assistenza e la tutela morale degli ^aderenti e dei partigiani in genere, nonché delle famiglie dei Caduti nella, lotta di liberazione e lo sviluppo degli studi storici relativi a quest’ultima.

Con i suoi più qualificati esponenti, alla fine del 1949 la F.I.A.P. contribuì validamente alla fondazione dell'istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (v.).

Il compito di raccogliere documenti, testimonianze, carte biografiche e autobiografiche, e utili notizie sulla nostra storia più recente è sollecitato a tutti gli aderenti della F.I.A.P., perché si facciano anche promotori di una ricerca attenta. La esatta conoscenza delle vicende della lotta armata è considerata fondamentale per far meglio intendere, soprattutto alle giovani generazioni, la reale portata degli eventi resistenziali e, nel contempo, per dare una chiara e obiettiva impostazione alla storiografia della Resistenza.

La F.I.A.P. non ha mai perduto di vista questi principi, neppure negli anni più difficili dell’assestamento democratico, impegnandosi sempre per la impostazione unitaria più ampia possibile delle numerose manifestazioni di quegli anni (Torino

1955 Roma 1956). Anche la nascita del Comitato nazionale della Resistenza (1959) e del Consiglio nazionale federativo della Resistenza (1960) ha visto la F.I.A.P. promotrice con l’A.N.P.I. e su posizioni fer

mamente unitarie. Tali organismi avrebbero poi contribuito non soltanto a intraprendere iniziative reducistiche, ma anche a respingere validamente il tentativo autoritario e i rigurgiti fascisti del 1960.

Dal 1963 la F.I.A.P. ha ottenuto il riconoscimento ufficiale della propria personalità giuridica (D. del P.R. 2215 del 20.11.1963), ciò che le ha permesso di meglio svolgere la propria azione nel Comitato nazionale del Ventesimo della Resistenza e nel paese, attraverso gli Istituti provinciali e regionali della Resistenza, nelle Università e nelle manifestazioni più significative a ricordo della Guerra di liberazione. Nel 1963 la Federazione ha anche iniziato una serie di pubblicazioni: Quaderni della F.I.A.P., a carattere saltuario; e, dal gennaio 1969, il mensile Lettera ai compagni, che è il suo organo uf[...]

[...]iciale della propria personalità giuridica (D. del P.R. 2215 del 20.11.1963), ciò che le ha permesso di meglio svolgere la propria azione nel Comitato nazionale del Ventesimo della Resistenza e nel paese, attraverso gli Istituti provinciali e regionali della Resistenza, nelle Università e nelle manifestazioni più significative a ricordo della Guerra di liberazione. Nel 1963 la Federazione ha anche iniziato una serie di pubblicazioni: Quaderni della F.I.A.P., a carattere saltuario; e, dal gennaio 1969, il mensile Lettera ai compagni, che è il suo organo ufficiale.

Dirigenti della F.I.A.P. sono attualmente:

Ferruccio Parri, Presidente onorario; Comitato di presidenza: Francesco Al berti ni, Enzo Enriques Agnoletti, Piero Caleffi, Pasquale Schiano; Segretario nazionale: Lamberto Mercuri;

Giunta nazionale: Riccardo Endrizzi (Trento); Vittorio PeUizzi (Reggio Emilia); Franco Belle{ e Ennio Pacchioni (Modena) ; Ferdinando Burlando (Torino) ; Nuto Revelli (Cuneo) ; Renzo Biondo (Venezia) ; Franco Feltrin e Antonio Frasson (Padova) ; Leonida Calamida e Guido BerseIJini (Milano); Tristano Codignola e Carlo L. Ragghianti (Firenze) ; Ugo La Malfa (Roma); Giuliano Vassali (Rom[...]

[...] Nuto Revelli (Cuneo) ; Renzo Biondo (Venezia) ; Franco Feltrin e Antonio Frasson (Padova) ; Leonida Calamida e Guido BerseIJini (Milano); Tristano Codignola e Carlo L. Ragghianti (Firenze) ; Ugo La Malfa (Roma); Giuliano Vassali (Roma); Bruno Casadei e Bruno Angeletti (Forlì); Dino Del Prete (Napoli); Renato Oldoini (La

Il primo stabilimento FIAT (Torino, 1900)

Spezia) ; Antonio Garbar io (Genova) ; Riccardo Cerulli (Teramo). Naturalmente la F.I.A.P. sviluppa le proprie attività in collaborazione con le altre associazioni della Resistenza (buoni sono i rapporti con l’A.N.P.I. da oltre quindici anni) e con quelle che si richiamano alla Guerra di liberazione.

L.Mer.

FIAT

Fabbrica Italiana Automobili Torino. Massima impresa industriale italiana per numero di dipendenti e fatturato lordo, con posizione di rilievo in campo mondiale. Fu fondata a Torino l’11.7.1899 per iniziativa di un gruppo di aristocratici, di borghesi facoltosi e di tecnici, uniti dalla passione per il nuovo mezzo di locomozione, allora alle sue prime esperien[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 355

Brano: [...]zzato la lotta antifascista, affinché continuino a operare per la difesa dell'indipendenza dei rispettivi paesi, della libertà e della pace di tutto il mondo;

b) lottare attivamente contro ogni discriminazione razzile, politica, filosofica o religiosa e contro la rinascita del fascismo e del nazismo, sotto qualsiasi forma essi si presentino; .

c) tenere vivo il ricordo dei martiri della Resistenza, farne conosce, re la funzione storica.

La F.I.R. ha come organi dirigenti

11 Consiglio generale, il Comitato direttivo e la Segreteria, eletti dal Congresso. Il più recente congresso, il sesto, si è tenuto a Venezia dal 14 al 16.11.1969. Il senatore italiano Ari aldo Banfi vi è stato rieletto presidente e l’ex deputato francese Jean Toujas, segretario generale. Alla direzione della Federazione sono numerosi ex partigiani e antifascisti italiani; tra gli altri, il senatore Umberto Terracini (vicepresidente) , Giuseppe Gaddi (Segretario) , Giulio Mazzon, Fausto Nitti, Lino Zocchi, Luigi Anderlini, Celso Ghini, Ettore Gallo, Roberto Vatt[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 558

Brano: [...].

F.I.V.L.

Federazione italiana volontari della libertà. Associazione costituita da partigiani di orientamento democristiano e liberale, le cui correnti si staccarono dall’A.N.P.I. (v.) in occasione del primo Congresso nazionale della stessa (Roma, dicembre 1947) per dare vita a una Federazione separata.

Fondata a Milano il 22.3.1948 e riconosciuta Ente Morale con decreto del Presidente della Repubblica n. 430 del 16.4.1948, attualmente la F.I.V.L. annovera 31 Associazioni, di cui 27 a carattere provinciale, 2 regionali e 2 nazionali, costituite da partigiani, patrioti, combattenti della campagna di liberazione e reduci dai campi di deportazione, aventi tutte uno Statuto non contrastante con quello federale che definisce la F.I.V.L. come « organizzazione politica, non partitica» (art. 3). Compito fondamentale della Federazione è « salvaguardare lo spirito della Resistenza, valorizzandone il patrimonio morale, mantenendo fede agli ideali di libertà, di democrazia, di giustizia e di civiltà propugnati nella lotta di liberazione ». Sono organi della Federazione il Consiglio federale, la Giunta esecu

tiva, la Presidenza, il Collegio sindacale. La F.I.V.L. ha pubblicato due quindicinali: Patria e Libertà (direttore responsabile Gino De Sanctis) ed Europa Libera (direttore responsabile Aurelio Ferrando Scrivia), nonché varie opere sulla Resistenza.

I presidenti della F.I.V.L.

Nel 1948 venne eletto presidente della Federazione il generale Raffaele Cadorna (v.) che nel 1960, nel momento in cui stava per dare il suo voto al Senato in appoggio al governo di centrodestra Tambroni (v.), coerentemente si dimise dalla presidenza dell’associazione partigiana.

Subentrò al Cadorna Enrico Mattei (v.), già capo riconosciuto delle formazioni partigiane della D.C., che mantenne l’incarico fino al giorno della sua tragica scomparsa (ottobre 1962). Gli subentrò il liberale Mario Argenton (v.), durante la cui presidenza (196366) la F.I.V.L., attraverso il suo quindicinal[...]

[...]nel momento in cui stava per dare il suo voto al Senato in appoggio al governo di centrodestra Tambroni (v.), coerentemente si dimise dalla presidenza dell’associazione partigiana.

Subentrò al Cadorna Enrico Mattei (v.), già capo riconosciuto delle formazioni partigiane della D.C., che mantenne l’incarico fino al giorno della sua tragica scomparsa (ottobre 1962). Gli subentrò il liberale Mario Argenton (v.), durante la cui presidenza (196366) la F.I.V.L., attraverso il suo quindicinale, svolse una efficiente campagna in favore dell’unità europea e rilanciò i circoli giovanili “Europa Libera”.

Nel 1966 venne eletto presidente la Medaglia d’oro Aurelio Ferrando (v.) che, fondatore della F.I.V.L. con Mattei e segretario della stessa dal 1948, ne sarà presidente dal 1966 al 1972 e poi vicepresidente accanto al democristiano Paolo Emilio Taviani (v.) che già presiedeva il Circolo di cultura milanese “Giancarlo Puecher” (196677). Eletto presidente nel maggio 1972, il noto studioso e statista ligure è tuttora alla testa della F.I.V.L., da lui guidata durante le vicende politiche di quest’ultimo quindicennio con spirito unitario nei confronti delle altre organizzazioni della Resistenza italiana.

Flamini, Giulio Cesare

Ufficiale dell’Esercito.

Ferito in combattimento e mutilato, I'8.9.1943 si trovava degente in un ospedale militare. Datosi alla macchia nel Trentino, dai primi di ottobre al febbraio 1944 organizzò un servizio di informazioni militari collegato a C. Lodovico Ragghianti del Partito d’Azione, finché fu catturato dai tedeschi che lo internarono a Fossoli.

Successivamente fu destinato alla deporta[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La F I, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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